MUNICIPIO MOSCA CHIUDE CONTROVERSA SPIAGGIA NUDISTA
CON LA SCUSA DI RIMBOSCARE L'ISOLA DI SEREBRIANI BOR
Basta con i nudisti che d'estate affollano a migliaia le rive di Serebriani Bor, non lontano dal centro di Mosca: il municipio della metropoli ha trovato una bella scusa - quella zona va rimboscata e protetta - per liquidare il problema sempre piu' imbarazzante della spiaggia diventata negli ultimi anni un controverso e malfamato luogo di appuntamenti gay, con guardoni ed esibizionisti in agguato nei cespugli.
Proprio oggi e' incominciata l'opera di rimboschimento a Serebriani Bor (bosco d'argento), una pittoresca isola dentro la Moscova, che si trova a nord-ovest del Cremlino e ad un tiro di schioppo dalle ville dello scrittore Alekandr Solgenitsin e di numerosi Vip della nomenclatura sovietica e nuovo-russa.
Saranno piantati 340 pini e centinaia di cespugli di rose selvatiche e a primavera - quando in genere i nudisti incominciano a frequentare di nuovo la spiaggia dopo i rigori invernali - la zona dovrebbe diventare inaccessibile grazie alla costruzione di uno steccato.
Il municipio si dice animato soltanto da nobili intenzioni di difesa ambientale ma per il tabloid 'Moskovki Komsomolets', che ne' da' oggi notizia, e' chiaro: si tratta di un ''pretesto plausibile per impedire l'accesso ai nudisti''.
Da una decina di anni, sulla scia della liberta' e permissivita' rese possibili dal crollo del puritano sistema comunista sovietico, Serebriani Bor e' diventata la mecca dei nudisti benche' si trovi a tutti gli effetti in citta' e quindi molto vicina a occhi indiscreti.
Non ci sono cartelli di avvertimento ne' recinti e si puo' immaginare lo stupore dei pensionati con il cane al guinzaglio, delle coppiette, dei turisti stranieri all'improvvisa vista di migliaia di bagnanti senza nulla addosso (con una proporzione di cinque uomini per ogni donna) che passeggiano indisturbati come se fossero a casa loro.
I nudisti si sono tra l'altro progressivamente allargati, fino ad occupare quasi quattro ettari di terreno e a spingersi anche nella bella pineta alle spalle della spiaggia. Lasciando ai bagnanti ''normali'' e alle famiglie soltanto la possibilita' di chiudersi in un vicino stabilimento balneare a pagamento.