Un intimo fin troppo intimo. Che gioca anche con la parola «wanted», ovvero ricercato. Insomma, un’altra pubblicità che provoca, o meglio tenta di provocare. Stavolta con un uomo visto da dietro. Rotto un altro tabù: quello del nudo maschile. Il cartellone campeggia in bella vista in via Marina. Laddove, fino a qualche tempo fa, spiccava il manifesto choc firmato da Oliviero Toscani con due gay che si baciavano su un divano. «Io sono per il riconoscimento delle libertà, delle minoranze e dei diritti civili», ha più volte sottolineato Toscani. «Noi italiani siamo invece abituati a fare quello che dicono le mamme: questo va bene, quello no. Siamo fatti così». Ma se la pubblicità di Toscani aveva una motivazione culturalmente provocatoria, a torto o a ragione, quella che ora viene esposta per reclamizzare mutandine maschili non sembra averne una. Qui, di ricercato, non c’è molto. Se non un affannoso inseguimento dell’effetto a tutti i costi.