Massimo Giletti che parla male del reality show La Talpa, Lucio Presta (manager di Paolo Bonolis ma anche, fra gli altri, di Paola Perego che del reality è conduttrice ed è pure la sua ex compagna) che lo prende a sputi e a insulti. L'incontro di fuoco si è consumato ieri a Roma, in piazza Euclide, nel quartiere Parioli, intorno alle 18.30. Quando cioè Giletti aveva terminato la diretta con L'arena, il suo spazio all'interno di Domenica In, e ha avuto la ventura di incappare in uno degli uomini più potenti e temuti della televisione italiana.
Calabrese, 45 anni, inizi come ballerino in tv, Lucio Presta ha tenuto banco nelle cronache dell'estate perché ha guidato la trattativa che ha riportato Bonolis a Mediaset con un contratto triennale da 8 milioni di euro all'anno. Ma nella sua scuderia vanta anche personaggi come Roberto Benigni, Amadeus, Mara Venier, Lorella Cuccarini. Si definisce "un maggiordomo di alto livello", convinto che "prima di passare alla storia è meglio passare alla cassa".
Le versioni dei due protagonisti della rissa sono, ovviamente, diverse. Secondo Giletti, Presta l'avrebbe insultato e "minacciato pesantemente" perché colpevole di aver parlato male di La talpa. Presta dice di aver incontrato "casualmente" Giletti a piazza Euclide, e di avergli "detto quello che penso di lui, dopo che da giorni non fa altro che attaccare e parlare male dei miei assistiti, da Bonolis a Mara Venier per finire con la Perego". E aggiunge che già da giorni gli aveva inviato un sms, ma senza ricevere alcuna risposta.
"Siccome sono fatto a modo mio - spiega ancora Presta - gli ho detto quello che penso, cioè che lui va in tv non per fare spettacolo, ma per tre ragioni: smentire le voci sulla sua presunta omosessualità, parlare male dei colleghi e dire che è caduto dal motorino quando invece è stato preso a schiaffi", riferendosi, in quest'ultimo caso, a un episodio di cronaca di un paio di anni fa.
Non solo: secondo il manager - che precisa di non temere una eventuale denuncia - il conduttore si sarebbe giustificato, sostenendo che erano stati il direttore generale della Rai, Alfredo Meocci, e Pippo Baudo, a suggerire quella strategia di critica.
Una ricostruzione, quella di Presta, seccamente smentita da Giletti. "L'incontro è stato molto sopra le righe, per usare un eufemismo - dice - sono stato insultato pesantemente e minacciato e, quando mi sono girato, Presta mi ha anche sputato. Le minacce non mi hanno mai messo paura e deciderò, dopo un incontro con i vertici Rai, le azioni da intraprendere".
"Ma intanto - si lamenta ancora Giletti - il fatto che una persona non sia libera di dire quello che pensa e di esprimere in tv i suoi giudizi sul valore morale di certi reality show, e non di tutti, come ho fatto io, la dice lunga sul modo di agire di un certo tipo di persone che gravitano intorno al mondo dello spettacolo e che dovrebbero conservare i nervi saldi anche quando perdono la gara dell'Auditel". "Oltretutto - aggiunge - ho parlato della Talpa senza mai fare il nome di Paola Perego. E in quanto a Baudo, è stato Presta a dirmi 'Sei il servo di Baudo'!".
Giletti, che dice di capire "la difficoltà che Presta e Bonolis vivono in questo momento", parla dei risultati della sua Arena: "Il programma che conduco a costo quasi zero - spiega - raggiunge e supera il 30 per cento e quindi dà fastidio a chi, mentre io lascio il mio pubblico a Baudo, deve partire con il programma più atteso dell'anno su Canale 5". "Detto questo - conclude il conduttore - ho sempre detto che Serie A non è adatto a Bonolis, ma considero Paolo il numero uno della tv".
Giletti deve ora incontrare i vertici Rai e decidere sull'eventuale denuncia. Fra l'altro, ha fatto cenno anche a minacce rivolte ad altri, e di cui ci sarebbe traccia telefonica.