''Con Vespa, spero in un reciproco 'fair play' e in una stimolante concorrenza''. Così Enrico Mentana, il fondatore ed ex direttore del Tg5, oggi direttore editoriale, descrive la prossima sfida tv che con il nuovo programma 'Matrix' -in partenza dal 5 settembre- lo vedrà contrapposto in seconda serata al 'Porta a Porta' di Bruno Vespa. ''Lascio a Vespa il commento sul contratto con gli italiani, ma sugli ospiti ci sarà competizione - promette Mentana nell'intervista concessa a 'Famiglia Cristiana' - Per me, l'ideale non è quando accontenti due politici ma quando li scontenti tutti e due''.
Soprattutto, ''a 'Matrix' i politici verranno solo a parlare di politica e non per essere interpellati sui calendari o sulle diete: programmi così non ne faccio, perché c'è’ già un maestro in questo... - sorride senza fare nomi, ma con un implicito riferimento al suo 'concorrente' - Non vedrete mai la bellona di turno che nulla ha da dire e che serve da ornamento anche perche' mostra generosamente le gambe''.
''Credo che avrò molto da imparare da Mentana: cercherò di prendere il più possibile, certo senza illudermi di raggiungere i suoi livelli di indipendenza e di cattiveria con i politici. Insomma, farò del mio meglio: qualcosa imparerò dalla sua indipendenza...''.
Bruno Vespa accoglie con ironia la sfida lanciata da Enrico Mentana, che dal 5 settembre con 'Matrix' su Canale 5 si contrapporrà al suo 'Porta a Porta' su Raiuno. Che, annuncia nel corso di un'intervista a 'Famiglia Cristiana', non cambierà la sua fisionomia. ''Rimaniamo quelli che siamo, anche se negli anni il programma si è trasformato senza averlo mai deciso, a seconda degli argomenti e delle situazioni'', spiega.
Vespa ricorda che ''la fortuna e il successo di 'Porta a Porta' sono dovuti alla possibilità di essere molto tempestivi sugli avvenimenti: è questo che ci ha fatto vincere la sfida con il 'Maurizio Costanzo Show'. Battere il suo programma è stata una grossa soddisfazione professionale e aziendale e, per la Rai, è stato anche un 'business' non solo come ascolti ma anche come introiti pubblicitari''. Quanto alla sfida con Mentana, direttore del Tg5 quando Vespa era direttore del Tg1, ''vinse per tremila spettatori il primo giorno; poi ha perso sempre nei 13 mesi successivi...''
Bruno Vespa accetta anche di parlare di Enzo Biagi e Michele Santoro. ''Sono stato sempre contrario all'allontanamento di Biagi e Santoro; anche se certamente – aggiunge - non avrebbero potuto ripetere quello che hanno fatto nella campagna elettorale del 2001...''.
Ora, per il ricollocamento in Rai del 'reintegrato' Santoro, Vespa suggerisce di ''guardare ai precedenti. Fabrizio Del Noce, dopo l'esperienza di deputato di Forza Italia, è stato negli Usa; Piero Badaloni, dopo la presidenza della Regione Lazio con l'Ulivo, è andato a Bruxelles. Mi pare dunque improbabile che un europarlamentare come Michele Santoro rientri in Rai e il giorno dopo faccia una trasmissione politica, nell'anno della campagna elettorale''.