La chiamano terapia riparativa e servirebbe a 'guarire' gli omosessuali e a riportarli sulla 'retta via'. Se esperti e promotori della cura anti-gay ne sostengono l'efficacia e sono convinti che un omosessuale possa davvero 'ritornare', o diventare, etero, gli psichiatri della American Medical Association (Ama) e della American Psychiatric Association (Apa) sono di tutt'altro avviso e lanciano un avvertimento: la terapia puo' avere effetti dannosi sull'equilibrio psichico dei giovani pazienti, causando depressione e comportamenti autodistruttivi.
Il tema di cliniche e campeggi per diventare eterosessuali viene oggi riportato all'attenzione del pubblico americano dal Washington Post che in prima pagina richiama un articolo della sezione salute.
Nicholas Canvar le aveva provate tutte per non essere piu' gay. Gli ci erano voluti 30 anni di terapia riparativa e migliaia di dollari spesi in psicoterapia per diventare, finalmente, etero. Ma tre anni or sono, a 54 anni, dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, in una fase della sua vita in cui era quanto mai alla ricerca di se stesso decise di parlare con la moglie.
''Le ho detto che non potevo non essere gay''. La cosa di cui Nicholas piu' si rammarica e' di avere messo fine a un matimonio che durava da 26 anni e spezzato il cuore della donna che aveva lottato al suo fianco per tutti quegli anni, contro quella parte di se' a lungo rinnegata.
Se la storia di Nicholas e' quella di un fallimento della terapia riparativa, o del riorientamento, come spesso viene definita, quella di Richard Cohen, terapista e a sua volta ex gay, appare un vero e proprio trionfo.
Cohen racconta la sua esperienza personale e la sua attivita' di terapista: ''Sono un eterosessuale e voglio dare speranza a qualcuno. Se ce l'ho fatta io, ce la possono fare tutti''. Ventitre' anni di matrimonio e due figli alle spalle, l'attivita' di psicoterapeuta, la pubblicazione di libri e cd per aiutare i giovani che temono di essere gay, Cohen sostiene che tutti gli omosessuali hanno avuto traumi infantili che hanno minato alla base i rapporti con il padre.
Per guarire bisogna, tra le altre cose, (preghiere, esercizi di bio-energia, come picchiare con una racchetta da tennis una pila di cuscini gridando ''papa''', e esercizi di rieducazione della voce e dei movimenti per diventare piu' maschili) trovare un uomo eterosessuale cui attaccarsi, una specie di mentore che renda al giovane, in passato deprivato dell'amore paterno, l'affetto di un uomo in una chiave non erotica, attraverso coccole e carezze affettuose e paterne.
Una lettura tanto semplice quanto personale. Cohen ha infatti confessato di avere ricordato solo dopo i 30 anni di essere stato molestato ripetutamente da un amico di famiglia che, racconta, gli faceva da surrogato dell'amore negatogli dal padre.
Qualche tempo fa, Zach Stark un adolescente che era stato mandato dai genitori a passare tre settimane in un campeggio per la 'cura' dei giovani gay, aveva fatto discutere tutta la blogosfera con l'ultimo messaggio lasciato sul suo blog prima di essere spedito alla terapia forzata. Attivisti di movimenti sui diritti degli omosessuali erano partiti alla sua riscossa.
Adesso, Zach e' uscito dalla sua 'prigionia'. ''Ci sono molte cose che mi hanno infastidito - ha scritto recentemente il ragazzo, che ha 16 anni ed e' di Memphis - tra le quali anche il fatto che il post del mio blog sia stato estrapolato dal contesto e che l'operato di 'Love in Action' (l'associazione religiosa cui fa capo il campegggio) sia stata descritta in modo fazioso''. E c'e' gia' chi denuncia il lavaggio del cervello a leggere la parole di un ragazzino che, solo un mese fa, dopo lo sfogo sul diario on line, doveva diventare il paladino e il simbolo della lotta contro cliniche e campeggi per la riconversione dei gay in etero.
http://www.gaynews.it/view.php?ID=33733