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Gay ai tempi di internet

Ultimo Aggiornamento: 26/06/2005 21:39
26/06/2005 00:55
 
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Parte in questi giorni la più estesa indagine statistica mai condotta in Italia sulla popolazione omosessuale: finanziata dall'Istituto superiore di sanità e condotta da Arcigay, studierà per un anno la salute e la sessualità delle persone gay, lesbiche e bisessuali. Il livello di guardia verso l'Aids è ancora alto o si sta abbassando anche tra la popolazione gay? E che dire delle altre malattie a trasmissione sessuale? Qual è stato l'impatto di internet sulle modalità di incontro e di relazione? Sono alcuni dei circa 100 quesiti su salute e sessualità ai quali cercherà di dare risposta la ricerca, dal titolo "Survey nazionale su stato di salute, comportamenti protettivi e percezione del rischio Hiv nella popolazione omo-bisessuale", che è finanziata con 40 mila euro dall'Iss e nasce da un progetto scientifico di Arcigay, che ne curerà la realizzazione. Sarà - sottolinea Arcigay - il primo studio statistico incentrato sulla sessualità e sulla salute della popolazione lesbica, gay e bisessuale (Lgb) del paese, il primo effettuato dopo la diffusione di massa di Internet e a riguardare espressamente anche le lesbiche. Per cinque mesi migliaia di questionari, elaborati da un team scientifico di psicologi e sociologi, saranno distribuiti in tutto il territorio nazionale, anche grazie all'aiuto di decine di volontari. Il coordinamento scientifico del progetto è affidato a Raffaele Lelleri, sociologo e responsabile salute di Arcigay. L'obiettivo è raccogliere, entro metà settembre, un campione rappresentativo di 5.000 questionari compilati. I precedenti studi quantitativi sulla popolazione gay e lesbica italiana si fermavano a circa 1.000 o 2.000 soggetti. "Studi come questo - spiega Raffaele Lelleri - ci consentono di sviluppare una conoscenza su base scientifica della vita reale delle persone, al di là di pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni. Sono importanti anche nella lotta contro la diffusione delle malattie e per la prevenzione del disagio sociale. È un peccato che non siano condotti anche tra la popolazione eterosessuale, quella oggi interessata dalla diffusione più rapida dell'Aids". Con questa iniziativa Arcigay intende rilanciare con forza la questione della tutela della salute e della lotta contro l'Aids. "Il disinteresse manifestato dal governo Berlusconi - commenta il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice - che rifiuta il profilattico come strumento di protezione e che per la prima volta dalla comparsa dell'epidemia in Italia ha abolito le campagne di informazione rivolte alla popolazione gay, rischia di favorire un generale abbassamento del livello di guardia". Numerosi gli interrogativi a cui l'indagine cercherà di rispondere: quali sono le pratiche sessuali più comuni? Esistono ruoli sessuali definiti? Quali sono i luoghi dell'incontro sessuale più frequenti? Qual è la situazione in fatto di assunzione di sostanze stupefacenti? Come cambiano, da Nord a Sud, dalla città alla provincia, il rapporto con i centri e i servizi della comunità gay e lesbica, il definirsi omosessuale o l'avere comportamenti omosessuali? Ci sono differenze generazionali o di status socio-economico? In cosa convergono e divergono i gay e le lesbiche, i maschi bisessuali e le femmine bisessuali? Che rapporto hanno i pazienti Lgb con gli operatori della salute? Il metodo di lavoro su cui si baserà l'indagine, rende noto Arcigay, sarà 'community sensitivè, coinvolgerà cioè attivamente sia l'associazionismo di categoria, sia il complesso delle iniziative, dei centri di aggregazione, dei siti web, e degli altri canali Internet sviluppati in questi anni dalla comunità Lgb. Si è infatti dimostrato molto arduo, sottolineano, raggiungere le persone omo-bisessuali attraverso i punti istituzionali di osservazione sanitaria. Il questionario, in due versioni, una per i maschi e l'altra per le femmine, sarà compilato autonomamente da ciascun partecipante. L'indagine si concluderà con un report scientifico, un convegno nazionale previsto per il primo dicembre 2005, giornata mondiale della lotta all'Aids, e una brochure divulgativa sugli esiti della ricerca. Il questionario è disponibile anche on line sul sito web ufficiale dell'indagine: [URL]www.modidi.net[=URL]www.modidi.net.

http://www.gaynews.it/view.php?ID=32873
26/06/2005 21:39
 
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chissà che c'esce!



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