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GayVillage, si ricomincia!

Ultimo Aggiornamento: 11/08/2005 19:53
11/08/2005 19:51
 
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Il titolo confonde: Breve storia di Piera 2 . Lo scorso lunedì, anche Piera degli Esposti era stata ospitata nei lunedì al Gay Village curati da Pino Strabioli, e aveva raccontato le "sue" donne. Per stasera in cartellone c'è Paolo Villaggio: perché allora uno spettacolo dedicato all'amica Piera? "E' un omaggio a una grande artista, e poi perché non mi importa niente di comparire. Salgo in palcoscenico solo per testimoniare un atteggiamento che mi irrita: quello di chi si ostina a considerare "deviati" gli omosessuali, in primis la Chiesa e tutti i cattolici. Salgo in palcoscenico perché sono stanco del buonismo e della finta carità, della falsa beneficenza ostentata attraverso mega-concerti che non fanno bene a nessun altro se non a chi li organizza". E' furioso, Paolo Villaggio, e deciso a denunciare un sistema che non lo convince. Pronto a dichiararsi gay - così dice - pur di lasciare che tutti possano "seguire la propria natura", come recita lo slogan del Gay Village. A che tipo di spettacolo assisterà stasera chi si recherà al parco San Sebastiano dove si sta svolgendo la rassegna? "Non so ancora esattamente di cosa parlerò. Certamente farò un omaggio all'Amore. Leggerò una visione mistica dell'Universo come il "Cantico delle Creature" di san Francesco, la storia di un dolore atroce come la perdita di un figlio attraverso "Donna del Paradiso" di Jacopone da Todi e un inno alla Bellezza assoluta come "Tanto gentile e tanto onesta pare" di Dante Alighieri". Dice che il suo intento non è fare polemica solo perché "si dica che Villaggio ha una coscienza civica, ma perché non si può considerare "peccatore" chi ama le persone del proprio sesso, e perché è assurdo che duemila anni di vessazioni e di violenze abbiano instillato nelle persone la paura di dichiarare la propria identità. Questa manifestazione nasce per uno scopo preciso, per questo era completamente inutile trovare un titolo che parlasse di me". Il programma della serata prevede anche frammenti dello spettacolo Vita, morte e miracoli e un omaggio dell'attore genovese all'amico Fabrizio De André. Ma, considerato lo spirito contestatore, non ci si può scommettere. "Fra trecento anni chiederanno scusa, come hanno fatto con Savonarola, Giordano Bruno e Galileo, ma sarà un po' tardi".

http://www.gaynews.it/view.php?ID=33631
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