GIUBIASCO - Si è iniziata nel migliore dei modi l'edizione 2005 di Bellinzona Piazza Blues: oltre 3000 gli spettatori, infatti, che mercoledì 22 giugno nell'incantevole Piazza Grande di Giubiasco, riconfermatasi sede ideale per manifestazioni ad ampio respiro, hanno accolto le due prime proposte del festival bellinzonese di musica e cultura afro-americana.
Due proposte che hanno sviscerato altrettanti aspetti della scena musicale "nera": da una parte il sound vivace e dalle sfumature funk dell'italiana Morblus Band, guidata dal virtuoso della chitarra Roberto Morbioli e impreziosita dalla voce dell'americana Brenda White, talentuosa interprete dalla potente timbrica ma capace anche di delicati ceselli. Dall'altra l'affascinante progetto di Eugenio Finardi "Anima Blues" nel quale il cantautore, affiancato da un potente trio (Vince Vallicelli alla batteria, Pippo Guarnera all'hammond e Massimo Martellotta alla chitarra) compie una personalissima escursione nell'universo musicale blues con brani originali che però, nella loro costruzione, ripercorrono le tappe principali dell'evoluzione del genere.
Un grande successo, dunque, che getta le basi per un ulteriore consolidamento di Giubiasco all'interno della rassegna, la quale - dopo la serata di stasera che vede sul palco di Piazza Governo a Bellinzona la Backstage Blues Band, Sonny Rhodes e Paul Lamb - inizia, venerdì, il suo lungo weekend con una serata a prima vista incentrata su un programma vicino al blues più tradizionale, grazie alla presenza dei dei basilesi Mojo Swamp - da sempre ricercatori di un suono più orientato alle radici del sound afro-americano - che faranno da apripista a chi da queste sonorità ha attinto per ineluttabili ragioni di famiglia: Big Bill Morganfield, il figlio di Mc Kinley Morganfield, alias Muddy Waters. Un musicista che ha un'eredità pesante da portare, ma che la stima che si è guadagnato negli ultimi anni, induce a legittime sicurezze su un live-act giustamente atteso. Diverso è, invece, il mood di John Lee Hooker jr. Pur rileggendo classici paterni come "Dimples" e "Boom Boom", cerca di svicolare dal tradizionale solco familiare imponendo un suono jazz-funk oriented, magari più vicino agli ultimi lavori paterni, quelli più studiati dal punto di vista della produzione e della diffusione.
La serata del venerdì a Piazza Blues dopo due illustri figli, si concluderà con un... padre: Little Milton, un monumento del soul-blues, che ha inciso canzoni che fanno parte del corso più disincatato della musica nera moderna. Il suo ultimo cd "Think Of Me" è stato molto positivamente accolto dalla critica blues mondiale, soprattutto perché consente di riassaporare un Little Milton più concentrato su influenze "vintage" e più riflessivo. Un concerto molto importante, quindi, che unirà tradizione e modernità e che consentirà di apprezzare l' ennesimo "grande" sul palco di Piazza Governo.
Ricordiamo inoltre che anche venerdì sera, nelle pause tra i vari concerti, sul palco di Piazza Blues si esibirà il cantante e chitarrista Max Dega e che per la seconda consecutiva serata, le note musicali del main stage saranno accompagnate dalle performance pittoriche di Nando Snozzi "Disegnidiversiinblues".
Come di consueto, al termine della kermesse principale, lo spettacolo continuerà sul palco del Grotto Pasinetti di Gorduno con l'afterhour animato dalla Oracle King Band, indiscutibilmente la miglior blues band italiana.
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