Preoccupazione per la controiniziativa di Forza Nuova
Una tre giorni all'insegna del cambiamento e dell'inversione di rotta per il riconoscimento di nuovi diritti in favore delle coppie gay. Una manifestazione che ha l'obiettivo di essere "pilota" per l'intero Mezzogiorno. Tre giorni di dibattiti, di riflessioni, di iniziative. Con questi obiettivi ha preso il via nel centro storico cittadino, nell'antica struttura dell'Ave Gratia Plena, il "Salerno Pride". "La scelta di Salerno non è casuale - spiega Aurelio Mancuso, segretario nazionale dell'Arcigay - e non è un caso che questa manifestazione sia stata patrocinata dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione e dall'Università". Alla "prima", svoltasi nel chiostro dell'antica chiesa sconsacrata nel cuore del centro storico cittadino, l'ingresso è presidiato dalle forze dell'ordine. In tutto una quindicina di poliziotti, preoccupati per l'anti-pride promosso per il pomeriggio da Forza Nuova. "Siamo contrari ad espressioni che ricordano fenomeni baracconeschi - dichiara Pasquale Quaranta, portavoce del "Salerno Pride" - e da qui vogliamo che parta un messaggio ben preciso contro le discriminazioni e le violenze che ci vedono vittime di tanta ignoranza". Ma si è parlato anche dell'impegno per il Patto civile di solidarietà. "Entro la fine della legislatura speriamo di arrivare all'approvazione della legge che riconoscerebbe i diritti e le garanzie a quelle migliaia di coppie di fatto, presenti nella nostra società - ha sottolineato Titti De Simone, deputato di Rifondazione - perché il quadro legislativo italiano ci pone in una situazione di grande arretramento rispetto a quello europeo dove ci sono da tanti anni leggi ben precise". Significativa la testimonianza di Rita De Santis dell'Agedo, l'associazione dei genitori gay e lesbiche, che ha evidenziato come nel terzo millennio esistano ancora tante discriminazioni: "L'intolleranza viene da una serie di fattori, dall'ignoranza, dal pregiudizio, dalla discriminazione della Chiesa".
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