home annunci stats classifica toputenti links credits registrati
9.59 21/05/2006
Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Caccia al gay su Sky

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2005 21:30
22/02/2005 21:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 28.691
Città: SULMONA
Età: 48
Sesso: Maschile
ADMIN
Stasera, dalle ore 19.30 alle 21, su Planet - canale 430 Sky – andrà in onda uno show del filosofo Gianni Vattimo con il vincitore del Grande Fratello 5 Jonathan Kashanian, confortati dalla presenza Alessandro Cecchi Paone e Imma Battaglia. A condurre Luca Telese, affiancato da Candida Morbillo (Vanity Fair). Tema della puntatona: “Quelli che ci sono o ci fanno: gay e post gay”.

“Io voglio vivere nel mondo come Aristotele, con una moglie e un amante – dice Gianni Vattimo – in una società senza etichette. Voglio difendere la possibilità della sessualità ambigua. Per questo ho il dente avvelenato con i ricchi perché a loro è consentito farlo invece nella piccola borghesia è ancora scandalo. Bisogna lottare per una società più libera anche per gli eterosessuali. Tu – rivolto a Jonathan – discendi da una famiglia ricca?”.

“Nient’affatto – risponde il vincitore del Grande Fratello 5 – ho sempre lavorato per mantenermi, ho fatto anche il commesso, il pagliaccio nelle feste per bambini, il calligrafo. Ad ogni modo, anch’io – come lei - credo che sia finito il tempo delle categorie, io sono semplicemente Jonathan, ho partecipato al Grande Fratello senza voler rappresentare nessuno, né gay né ebrei e mi sono presentato così come sono”.
Telese: “Mi pare di capire che Vattimo a Jonathan la pensano allo stesso modo“
Vattimo: “Siamo come Socrate e Alcibiade”.

Jonathan: “Per me è sempre stato così anche nella mia piccola comunità milanese di ebrei iraniani, da ragazzo alle funzioni religiose mi presentavo con la cravatta di Swarovski, nessuno mi ha mai additato. Questo problema esiste ancora in Italia, perché Tel Aviv, dopo New York e Londra, è la quarta città del mondo dove i gay sono perfettamente integrati nel tessuto sociale. Chiedo: non è che in Italia il problema è il Vaticano?”.
“Assolutamente sì” rincarano Cecchi Paone e Battaglia
“Oltretutto un bel covo….” commenta Vattimo.

Agli ospiti viene chiesto di fare nomi di cripto-gay che si nascondono nello star system
Vattimo: “Costantino… o meglio sarebbe bello che lo fosse…”
Battaglia: “Ho la certezza su un pezzo grosso della Lega…”
Jonathan: “Posso fare solo il nome di Jonathan, riferendomi alla radice biblica del mio nome di battesimo: il suo significato in ebraico vuol dire “Colui che è nato perché Dio l’ha dato” e pare che sia l’unico esempio omosessuale nei testi sacri – se mi sente un rabbino mi taglia la testa – Jonathan era un amico del Re David e pare che tra i due serpeggiasse un inciucio…”.

“Io sono per la lista gay – dice Imma Battaglia – è una provocazione a tutto il mondo politico, una sveglia contro il Vaticano e tutte le ‘comunelle’ dei partiti con la Chiesa. Il partito omosessuale è assolutamente trasversale e otterrebbe il 10% senza contare amici parenti e tutti quegli eterosessuali che credono nella libertà. Propongo una lista gay con Jonathan mascotte del partito. Io sono stata costretta al coming out nel 2000 perché facevo attivismo politico. Adesso Jonathan farebbe bene a dichiararsi gay, perché essendo diventato un simbolo sarebbe più educativo, come l’esempio di Cecchi Paone e Gianni Vattimo”.

“Sono d’accordo, ma più che una lista gay serve un’alleanza trasversale mirata a fare approvare la legge sulle unioni di fatto – ribatte Cecchi Paone – e sempre con Jonathan mascotte, lui sì che porterebbe un sacco di voti, non solo quelli dei gay ovviamente ma quella di tantissimi eterosessuali che hanno compreso come questa legge che riconosce i diritti di tutti coloro che non sono sposati a ereditare, ad assistere il coniuge e ad avere una casa e la reversibilità della pensione in caso di morte, è una battaglia di civiltà. Sono d’accordo con Imma il vero problema dei gay in Italia è la Chiesa Cattolica . Il mio coming out in occasione della candidatura è stata una scelta consapevole per fare azione politica in un Paese come il nostro che è in ritardo sui diritti civili, sia per gli omosessuali che per le donne. Per i primi sentivo di poter fare qualcosa, le donne invece si diano da fare”.

“Odio le etichette – risponde il vincitore del GF5 – io rappresento me stesso, ebreo, iraniano e così come sono. Sono piaciuto alle mie ex fidanzate così come all’omone tatuato che era Alessandro del GF5”

Jonathan Kashanian: “Sono pronto a fare la mascotte di un partito se nasce intorno al tema dei diritti dei gay e delle unioni civili. Sono pronto anche a fare il logo della lista, se serve candidarmi no perché non sono un politico di professione…chissà magari sarei un candidato in pelliccia. Purtroppo faccio parte di una generazione che non è abituata a scendere in piazza, a manifestare… ma questo non vuol dire che siamo indifferenti ai problemi civili. Mi piace l’idea di una cosa che non sia discriminante di una lista che affermi i diritti di tutti, e non solo dei gay. Dunque lo farei, ma alla mia maniera un po’ ‘croccante. In fondo sarebbe anche un bello slogan: il partito croccante”.





Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:57. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com