Bridget Jones

Alla premiere tutti felici tranne Grant
Un bagno di folla ha accolto a Londra la premieer mondiale di "Che pasticcio, Bridget Jones!" accompagnata dal cast completo del film. Renee Zellweger e Colin Firth hanno posato sorridenti per i fotografi, mentre piuttosto contrariato è apparso Hugh Grant. L'attore inglese ha dichiarato: "Il mio entusiasmo per il mestiere dell'attore continua a diminuire", ventilando così un possibile addio al cinema. Il film uscirà in Italia in dicembre.


Appuntamento nel cuore di Londra per migliaia di fan di Bridget Jones. Il capitolo numero due della fortunata serie è uscito nelle sale inglesi. Una folla in festa ha accolto l'arrivo degli attori protagonisti del film, da Renèe Zellweger a Colin Firth, giunto accompagnato dalla moglie. Tutti sorridenti tranne Hugh Grant che pare sempre più insofferente alla fama e alla popolarità di chi lavora nel mondo dello spettacolo. "Ho lavorato poco negli ultimi anni ed onestamente non so cosa farò adesso", ha detto Grant sottolineando che, nonostante la soddisfazione di avere fatto parte del film, girare il sequel del Diario di Bridget Jones è stato "un vero e proprio patimento".

Il flemmatico attore, arrivato alla premiere separatamente dalla sua fidanzata, l'ereditiera Jemima Goldsmith, era così insofferente alle attenzioni dei paparazzi che ha persino perso il suo proverbiale controllo, aggredendone uno che aveva tentato di fotografarlo mentre con un braccio cingeva la sua nuova fiamma al party dopo la prima.



"Che pasticcio, Bridget Jones!", proiettato al cinema Odeon di Leicester Square, ha diviso la critica britannica. Il Times ha definito il seguito "stravagante" e "ricco di sketch comici, ma terribilmente povero di sostanza". "La trama pomposa non rende un buon servizio al già debole fascino della Zellweger", scrive sul giornale l'esperto di cinema James Christopher, pronosticando delusione da parte dei fan. Il quotidiano "The Independent" invece pone l'accento sugli "innumerevoli momenti sdolcinati" del film e punta il dito contro la scena dell'incarcerazione di Bridget in una prigione thailandese, che è in totale contrasto con il tono romantico della commedia.

I tabloid inglesi, al contrario, sono al settimo cielo. Secondo l'editorialista del "Daily Mail", Amanda Platell, il film è "un trionfo" ed è "meravigliosamente fedele" allo spirito dei libri della Fielding. La Platell conferma così una vecchia recensione del collega Christopher Tookey che aveva giudicato il sequel come "persino meglio dell'originale". Anche il Daily Mirror il mese scorso aveva promosso a pieni voti la pellicola definita come "la migliore commedia britannica dell'anno". Il merito di tutto questo andrebbe in gran parte all'interpretazione di Renee Zellweger. Secondo il quotidiano "Woman Editor", l'attrice texana ha acquisito per il ruolo un accento inglese impeccabile, di gran lunga superiore a quello sfoggiato dalle sue colleghe di Hollywood. "E' una di noi - sentenzia il giornale - è la precisa immagine di come molte donne single inglesi si vedono".

Scivolano al quinto posto Boldi-De Sica
Finite le feste, il ciclone Bridget Jones si è abbattuto sul boxoffice italiano facendo slittare "Christmas in love" al quinto posto. "Che pasticcio Bridget Jones!", in soli 3 giorni, ha infatti incassato 3.289.103 euro, aggiudicandosi la prima posizione negli incassi del weekend appena trascorso e anche la miglior media per sala con 8.243 euro. Al secondo posto un'altra new entry, "The Grudge".


Scende dalla seconda alla terza posizione "Shrek 2" con 1.325.165 euro (media per sala 3.543 euro). Perde una posizione anche "Tu la conosci Claudia?" di Aldo, Govanni
e Giacomo che ha incassato nell'ultimo weekend 1.046.213 euro (media
per sala 3.161 euro). Ma la discesa più rapida ha riguardato il campione d'incassi "Christmas in love", che dopo quattro settimane di programmazione, è scivolato di ben quattro posizioni scendendo dal primo al quinto posto con un incasso di 873.230 euro ed una media per sala di 2.863 euro.

L' incasso complessivo del fine settimana è sceso del 26% rispetto a quello del precedente passando da poco più di 15 milioni di euro a poco più di 11.