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Sergio Muniz

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2004 09:53
23/11/2004 09:53
 
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Sergio Muniz ha vinto L’Isola dei famosi ma sono in molti a chiedersi della sua presunta fama prima di entrare nel cast del reality show di Raidue. Di lui si sa che è originario di Bilbao, in Spagna, da dove si è trasferito a Milano per cominciare la carriera di modello. Di televisivo nel curriculum non c’è assolutamente nulla prima del grande exploit dell’Isola che adesso lo sta portando su tutti i giornali e ospite nei principali programmi delle reti Rai.

Ma in realtà il bel Muniz all’Isola dei famosi non doveva partecipare in quanto era semplicemente una riserva chiamata all’ultimo minuto a causa della defezione di un altro candidato. A rivelare questo particolare a TGCOM è Alfonso Signorini, opinionista del reality condotto da Simona Ventura. “Di Muniz io non ne avevo mai sentito parlare”, spiega Signorini. “Era uno sconosciuto anche per la produzione tanto che gli autori l’hanno ripescato all’ultimo momento. Il prescelto era invece il modello italo-francese Lauren, molto conosciuto nell’ambito della moda. Diciamo che l’ingresso di Muniz è stato semplicemente un rimedio. Poi, da quando è arrivato sull’ultima spiaggia, ho capito subito che avrebbe vinto sia perché piace al pubblico votante, cioè le ragazzine schiave degli sms e che determinano i televoti, sia perché è rassicurate per le donne e per gli uomini di una certa età. Certo è anche vero che se si fosse trovato sull’Isola insieme agli altri sarebbe stato eliminato subito. In fondo Sergio ha un gran bel sorriso ma alla fine c’è solo quello , non mi pare che abbia grande carisma o che sappia suscitare emozioni particolari”.

Chi lo ha conosciuto è invece Valerio Merola, anche lui ex naufrago televisivo, l’unico che oltre a Muniz ha provato la durezza dell’ultima spiaggia. “Prima dell’Isola non sapevo assolutamente chi fosse e non l’avevo mai visto, di famoso non aveva proprio nulla”, dichiara Merola che è in trattative per condurre un talk show quotidiano per Raidue. “Alla fine ha vinto, al di la’ della collocazione particolare di uno sconosciuto in un contesto di persone che dovrebbero essere già famose o perlomeno conosciute o comunque con una storia alle spalle che li renda almeno popolari, perché ha partecipato a un reality dentro al reality. Muniz non ha vinto L’isola dei famosi, ma L’ultima spiaggia,. Lì ci sono stato anche io, benché solo otto giorni, un'esperienza dura e di conseguenza gli va riconosciuto di aver superato bene questa prova. Ma L’isola non è un programma di caccia e pesca, ma un reality che si misura sul rapporto umano. L’isola fa parlare per quello che succede tra le persone e non se riesci a procurarti da mangiare”.

Sulla stessa linea anche un’altra esperta di reality, Alda D’Eusanio. “Non lo conoscevo per niente”, confessa la conduttrice. “Non ho neanche seguito il programma ma riconosco che è un meccanismo che funziona bene e la Ventura è bravissima. L’Isola l’ho seguita principalmente attraverso la gente comune che incontro sull’autobus, un pubblico principalmente femminile. Credo che alla fine con la vittoria di Muniz sia stato premiato il carattere rispetto al chiacchiericcio”.

E’ evidente che è molto difficile riuscire a trovare tra i personaggi del piccolo schermo qualcuno che conoscesse Muniz. Chi lo conosceva, ma solo attraverso terze persone, è Emanuela Folliero, volto storico di Rete 4. “Non lo conoscevo ma non faccio testo perché non frequento gli ambienti della moda”, chiarisce la presentatrice. “Alcune mie amiche, invece, lo conoscevano già e me lo hanno fatto notare in diverse campagne pubblicitarie. Mi immaginavo vincesse lui o al massimo Kabir Bedi e credo che lo abbia avvantaggiato il fatto di essere rimasto tanto tempo da solo sull’ultima spiaggia. Non conoscendolo personalmente, comunque, non mi permetto di giudicare ma credo che la sua sia stata soprattutto una vittoria personale perché è riuscito a misurarsi solo con se stesso”.
23/11/2004 10:02
 
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Sergio ce l'ha con il settimanale di Mayer. L'appello di Kabir. Intanto Schillaci non si lamenta per il terzo piazzamento. Però...


SERGIO MUNIZ CE L'HA CON DIPIU'
Sergio Muniz (nella foto con Simona Ventura), il trionfatore dell'Isola dei famosi 2, è incazzato nero con il settimanale "Dipiù" diretto da Sandro Mayer, per il servizio pubblicato sul numero in edicola. "Hanno tirato in ballo una mia vecchia fidanzata, e passi, perché è una storia vera - dice il bel Sergio - ma il fatto che abbiano scritto che da piccolo volevo fare il prete, citando anche altri miei amici, proprio non sta né in cielo né in terra. E' qualcosa di assurdo".


L'APPELLO DI KABIR
Ha molto divertito l'appello alla nazione fatto da Kabir Bedi durante la finale in diretta su Raidue. Andando sul pietismo, il fu Sandokan ha tirato in ballo anche il conto in banca. Tutto pur di farcela. "E' come un bambino - dicono dietro le quinte del programma -: voleva vincere assolutamente". Ma quando ha saputo di essere arrivato secondo, non ha pianto. Ed è già qualcosa.


SCHILLACI, TUTTO BENE, PERO'...
A proposito del suo terzo posto all'Isola 2, Totò Schillaci commenta: "Mi ha seguito tanta gente, ora sono diventato più forte, più noto. Certo, Sergio è stato avvantaggiato dal fatto di andare sull'Ultima spiaggia, dove non ha dovuto litigare con nessuno, e di essere stato un po' compatito per la situazione, però è anche una persona che sapeva fare tutto, più di tutti noi. E quindi questo risultato lo merita. Io quando ho saputo che ero in finale con Kabir e Sergio, ho capito subito che sarei arrivato terzo".
26/01/2005 15:15
 
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Il modello smentisce le voci circolanti
Uno degli uomini più belli e corteggiati del momento non ha l'ombra di una donna al suo fianco. Le fidanzate passate sono scomparse nel nulla o sono straniere. Dal suo Paese, la Spagna, non spunta il ricordo d'una ex. E siccome a Milano, Sergio Muniz, frequenta più maschi che il gentil sesso, c'è chi dice che sia gay. Il modello però smentisce deciso: "Non sono omosessuale" assicura a Gente. "Non son uno macho latino, ma le donne mi attraggono"

Aspettando che arrivi la donna giusta, Sergio Muniz, 29 anni, preferisce correre ai ripari. Vedendolo condurre vita da single, sapendolo sotto lo stesso tetto con un coinquilino uomo e impegnato ventiquattro ore al giorno nel mondo della moda dove l'omosessualità non stupisce più nessuno, è ovvio che qualcuno si sia messo a bisbigliare.

Nel jet-set girava la voce che fosse gay e che anche quella fidanzata americana, poi volata in Inghilterra per inseguire la fama, non fosse stata solo un diversivo. Invece Sergio giura che, pur non avendo nessun pregiudizio nei confronti della categoria, non è omosessuale e anzi, ama le donne. "Quelle mediterranee" in particolare, "e sognatrici" dice. Ma in fondo "brune, bionde, alte e basse, per lui non ci sono discriminanti". L'importante è che sia donna e che gli rubi il cuore.

Il problema di Muniz è che in questo momento della sua vita non ha il tempo neanche per respirare. Figuriamoci per trovare una compagna con cui mangiare fuori, fare surf -sport in cui Muniz eccelle - o alla quale dedicare una canzone con la famosa chitarra. "Non ho più tempo per niente - spiega - neanche fare le cose normali senza dover impiegare il doppio del tempo perché la gente mi ferma per strada".

Di avventure fugaci poi non se ne parla. Lo spagnolo è un sex-symbol solo in apparenza. "Non mi sono mai sentito e mai mi sentirò così" continua. "Non sono l'icona del macho conquistatore. Sono troppo normale per andare in giro a fare conquiste". L'unica possibilità è aspettare che il polverone intorno al vincitore dell'Isola dei famosi si plachi e che il bel Muniz ricominci a dedicare il suo tempo anche all'altro sesso e non solo alla moda o al lavoro.

26/01/2005 22:34
 
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Re:

Scritto da: filmacchia 26/01/2005 15.15

Il modello smentisce le voci circolanti
Uno degli uomini più belli e corteggiati del momento non ha l'ombra di una donna al suo fianco. Le fidanzate passate sono scomparse nel nulla o sono straniere. Dal suo Paese, la Spagna, non spunta il ricordo d'una ex. E siccome a Milano, Sergio Muniz, frequenta più maschi che il gentil sesso, c'è chi dice che sia gay. Il modello però smentisce deciso: "Non sono omosessuale" assicura a Gente. "Non son uno macho latino, ma le donne mi attraggono"

Aspettando che arrivi la donna giusta, Sergio Muniz, 29 anni, preferisce correre ai ripari. Vedendolo condurre vita da single, sapendolo sotto lo stesso tetto con un coinquilino uomo e impegnato ventiquattro ore al giorno nel mondo della moda dove l'omosessualità non stupisce più nessuno, è ovvio che qualcuno si sia messo a bisbigliare.

Nel jet-set girava la voce che fosse gay e che anche quella fidanzata americana, poi volata in Inghilterra per inseguire la fama, non fosse stata solo un diversivo. Invece Sergio giura che, pur non avendo nessun pregiudizio nei confronti della categoria, non è omosessuale e anzi, ama le donne. "Quelle mediterranee" in particolare, "e sognatrici" dice. Ma in fondo "brune, bionde, alte e basse, per lui non ci sono discriminanti". L'importante è che sia donna e che gli rubi il cuore.

Il problema di Muniz è che in questo momento della sua vita non ha il tempo neanche per respirare. Figuriamoci per trovare una compagna con cui mangiare fuori, fare surf -sport in cui Muniz eccelle - o alla quale dedicare una canzone con la famosa chitarra. "Non ho più tempo per niente - spiega - neanche fare le cose normali senza dover impiegare il doppio del tempo perché la gente mi ferma per strada".

Di avventure fugaci poi non se ne parla. Lo spagnolo è un sex-symbol solo in apparenza. "Non mi sono mai sentito e mai mi sentirò così" continua. "Non sono l'icona del macho conquistatore. Sono troppo normale per andare in giro a fare conquiste". L'unica possibilità è aspettare che il polverone intorno al vincitore dell'Isola dei famosi si plachi e che il bel Muniz ricominci a dedicare il suo tempo anche all'altro sesso e non solo alla moda o al lavoro.



peccato!



28/01/2005 17:11
 
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Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 26/01/2005 22.34

peccato!


già...

Muniz è un grande gnokko [SM=x432818]



17/10/2005 12:06
 
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Batista nella Signora delle Camelie
"Nella prossima serie di Canale5, La Signora delle Camelie, sarò l'antagonista di Francesca Neri, mi fingerò sua amica per rubarle tutto, compreso l'amore". L'amore in questione ha il volto di Sergio Muniz e chi parla è l'attrice Linda Batista, attrice di Incantesimo e di Elisa di Rivombrosa in cui dopo essere stata accoltellata (interpreta la dama Isabella) ritorna. "Con tanta sete di vendetta" anticipa a Tgcom.


Linda Batista, il suo personaggio, Isabella, la dama di compagnia che interpreta in Elisa di Rivombrosa 2, è tornata dopo essere stata accoltellata dalla marchesa Van Necker. Che sviluppi ci saranno?
Già si possono cogliere: Isabella è tornata, ha sete di vendetta, ha recuperato la stima di sè e soprattutto ha capito che esiste l'amore e che può essere intenso. Quando il mio personaggio è stato accoltellato si era capito che avrebbe fatto ritorno, molti pensavano che sarebbe stata Isabella a salvare il conte Ristori.

A novembre la vedremo su Canale5 nei panni dell'antagonista di Francesca Neri, nella ficiotn La Signora delle camelie?
Sì, interpreto una donna dai risvolti cupi, una donna cattiva, invidiosa che si finge amica e lo fa per portare via tutto: i soldi e l'amore. Il mio personaggio è una sorta di macchina distruttiva che avanza in modo subdolo.

E cerca di portare via alla Neri l'amore di Sergio Muniz.
Esattamente, agirò in questa direzione. Entrerò in scena fin dalla prima puntata (in onda domenica 6 novembre, ndr).

Il suo è stato un esordio difficile nel mondo dello spettacolo, sua madre l'ha ostacolata, è vero?
Sì, combatto da sempre. Per me tutto è stato sempre difficile. Mia mamma è somala e mio padre spagnolo, un incrocio di culture che rivivono nei miei tratti somatici. Non è facile trovare spazi nel cinema, ci sono ancora alcune resistenze, anche se devo dire che l'Italia, che è un paese che io amo tanto, sta facendo i suoi passi in avanti.




Sua madre la picchiò sul suo primo set, quello di Orchidea selvaggia, è così?
Sì, mi gonfiò di botte perché vide che il mio personaggio era molto caliente e pensò che la recitazione non era il lavoro giusto per me. Ma io amo questo mestiere.

Lei è molto amica di Valeria Marini.
Sì siamo molto amiche, le vooglio molto bene. La nostra non è un'amicizia da set, ma autenitca.

Valeria sta attraversando un momento difficile, sembra sia in rottura con Vittorio Cecchi Gori.
E' un fatto suo privato, una questione molto personale che non mi sento di commentare proprio per il rispetto e la grande amicizia.

Cos'è rimasto nella Linda Batista di oggi della Linda Batista eletta Miss Brasile nel 1993?
Ooggi sono una donna più consapevole della sua bellezza, ma sempre ancorata ai valori che mi porto dentro: la famiglia, l'amicizia, il rispetto.

Lei ha recitato nella piéce teatrale Ballando ho trovato un angelo musico, che ha portato in tournée in Brasile. E in Italia l'ha trovato il suo angelo?
In amore ancora no. Ma sono molto fortunata, ho una splendida figlia, amici che mi vogliono bene, un lavoro che mi permette di essere autonoma.


Se sua figlia le dicesse: mamma voglio fare l'attrice, come reagirebbe?
Non la ostacolerei di certo. Le consiglierei di studiare, studiare, studiare. La recitazione è questo, e poi un attore deve sempre tenere presente di non essere mai arrivato.
29/11/2005 09:24
 
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Signora Camelie, bacio record con Neri
"Il reality e la recitazione sono due cose completamente diverse. Se rifarei l'Isola? No, è un'esperienza dura, che devo ancora metabolizzare". Così Sergio Muniz, naufrago vincitore della seconda edizione dell'Isola dei Famosi, commenta il suo debutto da attore al fianco di Francesca Neri nella fiction in costume La signora delle Camelie, diretta da Lodovico Gasparini, in onda martedì 29 e mercoledì 30 in prima serata su Canale 5.


Ambientata a metà del XIX secolo, La signora delle camelie è la storia d'amore contrastata tra Margherita Gauthier, la più bella e ambita "mantenuta" della città, e Alfredo Germonti, un giovane rampollo della borghesia milanese, coinvolto nei movimenti rivoluzionari antiaustriaci. Al centro della trama c'è il sacrificio della donna che, per troppo amore, rinuncia ad Alfredo. La tisi la condurrà alla morte.

La miniserie prodotta da Guido e Maurizio De Angelis è una libera rilettura in chiave italiana del libro La Dame aux Camelias, pubblicato nel 1848 da Alexandre Dumas figlio (una vicenda per molti versi autobiografica, ispirata alla figura di una cortigiana di Parigi, realmente esistita, e cara a Dumas). L'amore tra Margherita e Armando, simile a quello tra Violetta e Alfredo della rilettura di Dumas fatta da Giuseppe Verdi nella Traviata, vive qui di una singolare alchimia tra un'icona sofisticata del cinema come la Neri e un personaggio nato dalla tv come Muniz.

"Non snobbo la tv ma ero sinceramente terrorizzata dall'idea che il mio partner sul set sarebbe stato Muniz" ammette l'attrice, per la quale si tratta della prima esperienza nella fiction. "Quando poi ho conosciuto Sergio - aggiunge la Neri, che sarà nel cast del prossimo film di Pupi Avati - mi sono resa conto che è una persona pura, umile e con una grande voglia di imparare: perfetto per il ruolo di Alfredo. Nei panni di Margherita, mi sono posta nei suoi confronti come una donna esperta, vissuta, che si relaziona con un ragazzo disarmato".



Le fa eco Muniz, la cui voce (e relativo accento spagnolo) non si sente nel film, doppiata da un attore italiano: "Sono molto critico con me stesso - spiega - rivedendomi in alcune scene mi sono piaciuto, in altre meno". Per lui, molto motivato a continuare su questa strada, è dietro l'angolo anche il debutto al cinema con il film I Borgia, diretto dal regista spagnolo Antonio Hernandez. Anche Gasparini non nasconde le perplessità iniziali sulla scelta di un debuttante assoluto come Muniz per il ruolo del protagonista della sua fiction.

"Era un punto interrogativo - spiega il regista - ma sul set ho capito che la sua recitazione era molto naturale, istintiva, elegante e incisiva". Un'interpretazione talmente appassionata da aver indotto il regista ad esitare un po' prima di dare lo stop al bacio da record tra Muniz e la Neri durante le riprese: dieci secondi in più del bacio di Cary Grant e Ingrid Bergman in Notorius. Tra le curiosità, anche due nudi, che il regista si affretta a definire "castissimi", di Francesca Neri e di un'altra attrice del cast de La signora delle camelie, Linda Batista.

Nella fiction di Canale 5 i protagonisti non si amano a Parigi ma a Cremona, cuore della Lombardia, terra di moti rivoluzionari, con alcune scene girate a Roma e altre a Sofia. La rilettura in chiave italiana di questa esemplare storia d'amore è la più lunga (due episodi da 100 minuti l'uno) tra quelle realizzate fino ad oggi: dal film di George Cukor del '36 con Greta Garbo e Robert Taylor a quello più recente di Mauro Bolognini con Isabelle Huppert.

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