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Aiello promosso protagonista Nella fiction "Amanti e segreti 2"

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2004 20:15
04/11/2004 20:15
 
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"La storia della seconda serie di Amanti e segreti che stiamo girando prende il via esattamente dove finiva la prima. Si comincia con la deposizione in tribunale di Ambra, vale a dire Monica Guerritore, che fa capire chi fossero i veri responsabili dell'omicidio del marito Max Leonardi. Subito dopo si aprono altre finestre e diventa tutta un'altra storia". A parlare è Maurizio Aiello che interpreta l'ufficiale dei Carabinieri Emilio Parenti, coprotagonista accanto a Monica Guerritore nella passata edizione e protagonista assoluto di questo nuovo capitolo.

Il successo ottenuto da Amanti e segreti nella scorsa primavera ha infatti indotto Rai Fiction a realizzare un seguito in quattro puntate sempre per Raiuno. Alla regia resta Gianni Lepre.

Altre novità in questa nuova serie?
I personaggi sono gli stessi: in più è entrato nel cast Luca Lionello mentre Monica Guerritore parteciperà alla prima puntata, come detto, e poi all'ultima. La storia si sviluppa su due fronti. Da una parte le tematiche sociali sono, se vogliamo, ancora più scottanti e intriganti della prima serie. Si parlerà di traffico d'armi e di diamanti, si parlerà dello sfruttamento dei bambini-soldato in Africa e poi di ricatti, di sequestri di persona, tema molto attuale, direi. Tutto questo farà da cornice al vero nocciolo del film, che è la storia d'amore, intricata e sofferta, del capitano che nel frattempo è diventato maggiore. Lui, infatti, dopo essersi sposato con la sorella di Ambra, Marta, interpretata da Christiane Filangieri, che è la nuova protagonista femminile, ha un ritorno di fiamma per la sua ex fidanzata, Luisa Mari (Sabrina Paravicini). Essere innamorato di due donne provoca in Emilio un grave conflitto con se stesso anche perchè non è che una rappresenti il bene e l'altra il male, ma sono entrambe il bene e quindi lui le ama con la stessa intensità. Questo sarà un po' il filo conduttore della fiction.

I quattro episodi saranno dunque legati fra loro da una storia guida?
Sarà un'unica storia con tanti risvolti. Per esempio, Luisa, l'ex fidanzata di Emilio, sarà implicata nelle indagini e quindi lui, che le conduce, si troverà in difficoltà e finirà per avere problemi con l'Arma. C'è poi il caso di Liliana (Claudia Coli), giovane reporter e irrequieta figlia del procuratore di Ferrara Benedetto Ungari (Orso Maria Guerrini), che scopre dei traffici misteriosi in Africa e verrà rapita allo scopo di ricattare il pubblico ministero. Insomma tutto un intreccio di vicende molto affascinanti. Crede molto in questo lavoro? Sì, sono proprio entusiasta. Quando ho letto la sceneggiatura sono rimasto folgorato per i molteplici aspetti emotivi della storia e anche per la contemporaneità delle vicende.

Che tipo è il suo maggiore Parenti?
E' un uomo molto devoto all'Arma dei Carabinieri, è uscito dall'Accademia, cammina, parla e gestisce in maniera particolare. E' un carabiniere in tutto e per tutto. Invece Marco, il poliziotto del Maresciallo Rocca, è un ragazzo un po' trasandato, che parla in dialetto, ma quella serie è realizzata in chiave di commedia. Tornando ad Emilio posso dire che è uno dei personaggi più complessi e più belli che abbia mai fatto, un personaggio che richiede una grande capacità di concentrazione.

Come si è preparato per questo ruolo?
Ho studiato con Susan Strasberg il metodo Stanislavsky. Spero di essere riuscito a creare un bel personaggio, ma il merito va anche al regista Gianni Lepre, che lavora molto con gli attori. Prima di girare abbiamo provato e riprovato le scene per mettere a punto questo personaggio ricco di sfumature, soprattutto nella seconda serie.

Ha frequentato la scuola di Susan Strasberg a New York?
Ci andai a vent'anni, ero alle prime armi come attore e facevo il modello per pagarmi la scuola di recitazione. La mia agenzia di Milano mi mise in contatto con un'agenzia di New York, che anticipava le spese del viaggio e del vitto ai modelli, i quali poi con i primi guadagni restituivano l'ammontare delle spese. Io ebbi fortuna, lavorai tantissimo e riuscii a pagarmi la scuola. Poi ho seguito le lezioni di Susan Strasberg a Roma, quando lei è stata per molti mesi a fare stage al Teatro Tor di Nona.

E' vero che lei sognava di fare tre cose da grande: il calciatore, lo chef e l'attore?
Lo chef proprio da bambino. Lo faccio tuttora a casa perchè ho una grande passione per la cucina. Il calciatore l'ho realizzato a metà perchè giocando con la nazionale attori facciamo i famosi "derby del cuore" a scopo benefico. Come attore in fondo non posso lamentarmi.

Ricorda il suo debutto?
A 21 anni, nel 1991, con I sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello per la regia di Franco Zeffirelli, con Enrico Maria Salerno e Regina Bianchi. Facemmo una tournee di otto mesi e quella per me fu una vera scuola perchè lavorare tutti i giorni per otto mesi con un attore straordinario come Enrico e un'attrice come Regina Bianchi fu un'esperienza fondamentale. Il mio debutto televisivo fu nel 1995 con La Piovra 7, poi feci un film da protagonista con la regia di Pasquale Squitieri Italiani in missione e nel '96 iniziai l'avventura del Maresciallo Rocca durata quattro edizioni. Quindi sono stato tra i protagonisti di Un posto al sole dal 1997 al 2001.

La vera popolarità quando è arrivata?
Con Il Maresciallo Rocca che è stata la fiction più vista, avendo raggiunto con l'ultima puntata della prima serie punte di 18 milioni di telespettatori. Poi ovviamente Un posto al sole, alla quale devo molto e con la quale sono andato in onda tutti i giorni in prima serata per quattro anni. Per questa soap opera sono stato premiato con la Telegrolla d'oro, assegnatami dai telespettatori come miglior attore di soap nel 2001, proprio il giorno in cui decisi di lasciare Un posto al sole.

Ora, con Amanti e segreti, dove state girando?
A Trieste. Qui ho passato uno dei giorni più belli della mia vita. Mi sono talmente emozionato perchè mi sono trovato sul set del mio film preferito, un film che ho visto cinque o sei volte e le cui immagini ho impresse nella mente: C'era una volta in America di Sergio Leone. Girare sullo stesso set, il porto vecchio di Trieste, è stata un'emozione veramente indimenticabile.

E poi dove vi sposterete?
Gireremo ancora le scene del tribunale e poi torneremo a Roma, quindi andremo una settimana in Africa, a Casablanca in Marocco.

Programmi per il futuro?
Come lavoro imminente credo che ci sia la nuova serie del Maresciallo Rocca, poi altre proposte che sto valutando. Tra queste, anche il teatro dove vorrei tornare a recitare dopo tanto tempo. Troppo.

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