Nella sit-com "La Famiglia Bernardoni"
Nata come costola di Mai dire Grande Fratello e figli, la sit-com La Famiglia Bernardoni si allunga nel tubo catodico di Italia1 dove spunta in seconda serata sabato 6 novembre. Nei panni della moglie del signor Bernardoni Terry Schiavo torna a far leva sulla sua vis comica, dopo aver regalato il suo lato più severo alla dottoressa Claudia Lolli, assistente sociale di Vivere. "Pubblicherò un libro e un disco" svela l'attrice a Tgcom
Gli interessi artistici di Terry Schiavo, infatti, si sviluppano su più fronti, perché "sono un vulcano di idee, iperattiva al punto da non potermi mai fermare" racconta con un pizzico di autoironia, la sua carta vincente che si gioca non solo sul piano professionale ma anche su quello umano, segnato dalla presenza del fidanzato Giorgio, suo personal trainer, di cui Terry è perdutamente innamorata.
In una sua intervista ha dichiarato che "la vità è un gioco, va presa con filosofia". Proprio come nella sit-com La Famiglia Bernardoni, in cui ha tirato fuori la sua dimensione più scanzonata...
Sì, quello dei Bernardoni è un nucleo familiare molto particolare, perché elegge a sistema di vita l'infrazione di tutte le regole sociali, senza falsi moralismi. E questo accade spesso, senza ammetterlo apertamente. Per esempio, fingo un colpo di frusta mettendo in atto un falso tamponamento con mio marito. Cresciamo nostra figlia nella disillusione, con ironia, con il sorriso sulle labbra.
I Bernardoni sono un po' lo spaccato della famiglia media di oggi sempre più fagocitata dai reality show. Lei avrebbe partecipato a un programma come L'isola dei famosi?
Il reality è il genere televisivo che ti regala popolarità immediata, fa gola, inutile negarlo. Certo un artista in quel contesto tira fuori solo il suo lato caratteriale, non certo le sue capacità professionali. Avrei partecipato per avere visibilità, ma rimango dell'idea che al pubblico bisogna dare di più in termini artistici.
Cosa le è rimasto del personaggio di Claudia Lolli, l'assistente sociale della soap di Canale5 Vivere?
E' stata la mia prima grossa esperienza recitativa, e devo dire mi ha dato molto. Ho cercato di andare oltre le battute per trasferire sul mio personaggio la mia impronta personale, il mio essere molto determinata. Claudia Lolli segue il caso di una ragazza, e in questo mi ha aiutato il rapporto con mia sorella al quale ho attinto proprio per dare veridicità al mio ruolo.
Lei conduce anche il programma Mosca cieca, su Odeon, in cui i giovani si incontrano e si corteggiano via sms. I messaggini saranno oggetto di un suo libro, è vero?
Sì, ho raccolto i 1000 sms che mi ha scritto il mio fidanzato Giorgio, io gliene ho mandati ben 5000. Sono a metà dell'opera, il libro dovrebbe uscire a metà aprile, per il mio compleanno. E sempre Giorgio ha ispirato il mio disco, dal titolo Il Viaggio, di prossima uscita. E' legato a un tour che abbiamo fatto in estate a Zanzibar. E' un pezzo molto orecchiabile, fresco, costruito su un sound commerciale.
Un ruolo per il quale si candida in una fiction?
Sicuramente un ruolo comico: qualche tempo fa avrei risposto drammatico, ma proprio grazie alla sit La famiglia Bernardoni ho scoperto questo mio lato e voglio lavorarci. Sto scrivendo dei testi sullo stile di Zelig.