Ecco la sua mostra di quadri a Milano
"Ho vissuto il Grande Fratello tre come una fonte di ispirazione per la mia arte: è stato vivere una grande performance, un po' come un artista che si mette nudo in una piazza". E i frutti sono visibili nella mostra allestita a Milano dal titolo emblematico Sei stato anonimato con la quale Andrea Francolino, ex inquilino della Casa di Cinecittà, mette a fuoco il tema dell'ombra. Nella personale anche il suo autoritratto realizzato con il sangue.
"Ho utilizzato il mio sangue. Me lo ha prelevato la mamma di Claudia (Bormioli, sua fidanzata e pure lei ex inquilina del Grande Fratello, ndr), lei è infermiera. In questo modo ho cercato di trasmettere la parte più intima e più nascosta di me. Era un tassello che mancava ancora a un mosaico di rappresentazioni in cui mi si è visto davvero in tutte le salse: mentre mangio, dormo o faccio l'amore".
Andrea è stato fra i pochi concorrenti del Grande Fratello a trovare la sua anima gemella fra le mura spiate da milioni di spettatori. "Sono ancora fidanzato con Claudia, lei si dedica alla musica, fa la cantante", rivela Francolino.
"Essere sorvegliati dalle telecamere di un reality è davvero un'esperienza che va al di là dell'umano", ci confida poi Andrea che dopo aver concluso la sua avventura mediatica ha dovuto affrontare i pregiudizi di certi ambienti artistici che hanno cercato di screditare la sua arte, quasi si fosse sporcato le mani con la sua incursione nel mondo della televisione.
"Io ho seguito la mia strada: la scultura e la pittura. Questi miei lavori nascono anche dopo una parentesi vissuta a Tokyo. Non ho dormito per tanti giorni, mi sono immerso nel brulicare della vita giapponese con i suoi paradossi, per esempio gli uomini cercano le donne ricorrendo a Internet", racconta Francolino che ha incentrato la sua personale, in tutto una ventina di opere, su un tema curioso, quello dell'ombra.
"Sì, l'ombra come elemento fisico che si fa anche metafora dell'anonimato. Ho utlizzato diverse tecniche e mezzi. Per esempio la tecnica dei graffi con cui si ottiene il chiaroscuro, oppure l'uso del pennarello sulla tela. Nasco come scultore, la pittura è venuta dopo: i materiali che utilizzo con più frequenza sono la resina e ora anche il lattice".
C'è un quadro a cui Andrea si sente più legato emotivamente ed è quello che rappresenta l'autodistruzione. "In questo dipinto appaio tirato da omini in miniatura, tutto realizzato con la matita".
Federico Pini
Andrea Francolino
Sei stato anonimato
Dal 15 Marzo al 31 Marzo 2006
FABBRICA EOS & Movimento Arte Contemporanea
Corso Magenta 96 20123 Milano
Tel./Fax +39 02 436246 info@movimentoarte.it
www.movimentoarte.it
Orari: Lunedì Venerdì 14 -19.
Ingresso libero