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E' morto a Pavia Giorgio Tosatti

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  • zon@ venerdi
    00 28/02/2007 19:02
    Lutto nel mondo dello Sport - Dopo i postumi di un trapianto di cuore è morto a 70 anni a Pavia il celebre giornalista sportivo Giorgio Tosatti. Ex presidente dell'Ussi, Tosatti iniziò la carriera giornalistica a Tuttosport. Fu poi uno storico direttore del Corriere dello Sport (suo il titolo "Eroici" per il mondiale '82), commentatore tv, sia in Rai (l'ultima sua apparizione alla Domenica Sportiva risale alla stagione 2005-2006) che a Mediaset, e infine opinionista principe del Corriere della Sera.

    Tosatti era stato sottoposto a un trapianto di cuore lo scorso ottobre, al Policlinico San Matteo, dall'equipe diretta dal professor Mario Viganò. Nell'ultimo mese, però, ulteriori complicazioni lo avevano riportato in ospedale.

    Il papà morto a Superga - Nato a Genova il 18 dicembre 1937, Tosatti, figlio di Renato, giornalista morto il 4 maggio 1949 nella sciagura aerea di Superga nella quale scomparve il Grande Torino, è stato anche il curatore dell'almanacco calcistico «50 anni che fecero grande il pallone». Per la sua competenza, Giorgio Tosatti è stato nominato, unico tra i giornalisti, Direttore tecnico ad honorem dal Centro tecnico di Coverciano e dall'Associazione allenatori. Nel 1999, con Gian Paolo Ormezzano e Francesco Campanella, è stato autore del libro Il grande Torino. Nel 2005 ha dato alle stampe Tu chiamale, se vuoi, emozioni. Uomini e sfide in 40 anni di sport. E' del dicembre 2006, infine, Ritorno al Colosseo.

    Il cordoglio di chi lo conosceva - "C'è tanta amarezza nell'apprendere che Giorgio Tosatti, un grande giornalista, ci ha lasciati.Un personaggio che ho conosciuto a fondo, apprezzato per la sua equilibrata penna, sia quando ancora calcavo i campi di calcio, ma anche quando avevamo occasione di confrontarci in tv" è il ricordo di Gianni Rivera.

    "Tutto lo sport gli deve qualcosa": è il tributo del segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi. "Per me era un fratello maggiore - ha detto Pagnozzi - sempre prodigo di consigli, ma anche incline ad aspri rimproveri dettati dall'affetto che mi portava e dalla profonda conoscenza che aveva non soltanto dello sport".

    "Si è spenta una delle voci più autorevoli e libere del giornalismo italiano - ha detto Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia - Sono certo che la sua passione per lo sport, la sua competenza professionale e la sua signorilità resteranno come esempio per tutti i giovani".

    "Con Giorgio Tosatti si spegne una delle voci più libere e competenti del giornalismo sportivo italiano. Allo sport, al calcio e a tutti noi, soprattutto di questi tempi, mancherà il suo garbo e la sua eleganza nel racconto delle imprese di tanti campioni". E' quanto dichiara Roberto Cuillo, responsabile Informazione e Editoria dei Ds.
    Modificato da zon@ venerdi 28/02/2007 19.05
  • il tobas
    00 28/02/2007 19:14
    il problema dell'Italia è la memoria


    Riposi in pace l'uomo.

    Ma il giornalista non mi mancherà.

    Già ve le siete dimenticate le intercettazioni delle sue telefonate con Moggi?

    Se volete una rinfrescata potete andarvi a leggere il libro "LA SCOMPARSA DEI FATTI" di Marco Travaglio da pag 293 a pag 296.

    Da aggiungere nel suo curriculum il fatto che dopo CALCIOPOLI a causa del suo pesante coinvolgimento il Corriere gli tolse la firma e la Rai gli revocò il contratto.
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    GayAbruzzo
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    00 28/02/2007 21:31
    Re: il problema dell'Italia è la memoria

    Scritto da: il tobas 28/02/2007 19.14


    Riposi in pace l'uomo.

    Ma il giornalista non mi mancherà.

    Già ve le siete dimenticate le intercettazioni delle sue telefonate con Moggi?

    Se volete una rinfrescata potete andarvi a leggere il libro "LA SCOMPARSA DEI FATTI" di Marco Travaglio da pag 293 a pag 296.

    Da aggiungere nel suo curriculum il fatto che dopo CALCIOPOLI a causa del suo pesante coinvolgimento il Corriere gli tolse la firma e la Rai gli revocò il contratto.


    quoto