"Ora io credo più in me stesso"
Tutti lo vedono come il grande favorito del Giro d'Italia, che scatta sabato dal Belgio, ma Ivan Basso rifiuta questo ruolo: "Sono uno dei favoriti, non il favorito - ha detto - E' una corsa dura e ci sono almeno cinque corridori motivati e pronti a vincere". Il varesino è in continua crescita ed ora manca solo un grande successo: "Sono tranquillo, ogni anno ho accumulato esperienza ed ora credo più in me stesso".
La corsa rosa è pronta a scattare e il corridore della Csc parte con i favori di tutti gli addetti ai lavori. Lui, però, si nasconde e vede quattro possibili avversari molto pericolosi: "La cosa che più mi ha dato fastidio in questi tempi è stata la superficialità dei giornali nel dire che per me vincere il Giro sarà solo una pratica da sbrigare. Io sono tra i favoriti, ma con Simoni, Di Luca, Savoldelli e Cunego".
Un successo che poteva già arrivare lo scorso anno, ma alcuni problemi intestinali lo mandarono in crisi sullo Stelvio, dove perse circa 40 minuti e dovette dire addio alla maglia rosa. Lui comunque non si perse d'animo e vinse il tappone di Limone Piemonte, prima di arrivare secondo al Tour de France, dietro a Lance Armstrong.
"La pressione? Non è un problema, anzi mi fa rendere anche meglio - prosegue Basso - Poi il fatto che mi si veda tranquillo dipende dal fatto che mi sono preparato bene ed ho una squadra di livello anche più alto di quella del 2005. Senza contare che negli tre anni ho fatto una progressione naturale, ogni anno ho accumulato esperienza e fiducia in me stesso".
Saranno tutti elementi fondamentali, in una corsa durissima, forse la più dura degli ultimi anni: "E' vero che questo Giro è più duro di quello del 2005, ma lo e' per tutti. E a me le montagne non fanno paura. Il percorso l'ho guardato più volte. Non è duro tanto per gli arrivi in salita, quanto perchè è pieno di tappe impegnative, dove possono partire fughe importanti".