L'Aids in Italia cambia volto.
Il numero di sieropositivi cresce al ritmo di ''3.500 l'anno, uno zoccolo duro sotto il quale non riusciamo a scendere''. Ma
''l'eta' media della prima infezione aumenta. E accanto ai giovani alle prime esperienze sessuali, che vanno in discoteca e tra un ballo, un bicchiere e una pasticca di troppo si cimentano in rapporti sessuali non protetti,
ci sono sempre piu adulti o addirittura anziani: 50, 60 e perfino 70enni che, annoiati dalla solita vita di coppia, decisono di 'sperimentare' avventure extra-coniugali. Magari all'estero: in Brasile, Thailandia o nei Paesi dell'Est, e poi tornano a casa rischiando di contagiare la partner di sempre''.
A confermare la nuova tendenza e' il professor Mauro Moroni, direttore della cattedra di Malattie infettive dell'universita' degli Studi di Milano-ospedale Sacco, oggi nel capoluogo lombardo a margine di un incontro sulla sperimentazione di un nuovo trattamento anti-Aids. L'esperto ha ricordato inoltre che ''l'Aids e' sempre piu' una malattia a trasmissione sessuale: nella maggior parte dei casi - ha sottolineato -
l'infezione viene contratta durante il rapporto sessuale, per lo piu' eterosessuale, ma anche omosessuale, benche' in misura minore che a inizio epidemia. E' ormai marginale, invece, la quota di sieropositivi venuti in contatto con l'Hiv perche' tossicodipendenti''.
da gaynews.it