"La sospensione della programmazione di Cuore contro cuore rappresenta una soluzione temporanea, decisa da Canale 5 in totale accordo con il produttore Pietro Valsecchi, e non di una soppressione". E' questo il contenuto di una nota diffusa da Canale 5 in risposta alle proteste del cast artistico della fiction di Canale 5 che si era lamentato della decisione delle rete, presa in seguito ai bassi ascolti ottenuti dal film tv.
"La rete", prosegue la nota, "sta valutando differenti ipotesi di ricollocazione della serie, in un contesto di programmazione differente, in modo da garantire al prodotto migliori risultati d'ascolto e dare al pubblico, che l'ha seguita finora, la possibilità di vederne gli sviluppi e il finale. Canale 5 ringrazia tutto il cast artistico e tecnico che ha realizzato un prodotto di grande qualità. La sospensione di Cuore contro cuore dipende esclusivamente dall'operare e dai vincoli propri di una televisione commerciale e non inficia minimamente la valutazione su un prodotto di ottimo livello".
Tutto il cast artistico della fiction, infatti, non aveva preso bene la decisione dei vertici aziendali di sospenderne la programmazione a causa dei bassi indici d'ascolto riportati, in una serata difficile come quella del venerdì dove spadroneggia L'Isola dei famosi. "Questa lettera che sentiamo l'obbligo di scrivere è indirizzata al pubblico che finora con affetto e partecipazione ha seguito il nostro lavoro Cuore contro cuore", avevano scritto il regista Riccardo Mosca gli attori Isabella Ferrari, Carlotta Natoli, Rocco Papaleo, Stefano Pesce, Jari Gugliucci, Ennio Fantastichini, Chiara De Bonis, Victoria Cabello, Valentina Sperlì e gli sceneggiatori Barbara Petronio e Leonardo Valente.
"Come voi, abbiamo appreso con sconcerto da giornali e agenzie di stampa la decisione da parte del nostro produttore e della rete di sospendere la programmazione della nostra fiction, peraltro ancora in lavorazione presso gli stabilimenti di Cinecittà". "Una scelta così drastica", spiega il cast, "è motivata dalla mancanza di ascolti finora e dalla crescente paura di un ulteriore calo degli stessi in previsione della messa in onda delle ultime puntate; prospettando un' eventuale messa in onda al riparo da grossi concorrenti per renderla più fruibile numericamente dal pubblico televisivo. Questa voglia di tutelare il prodotto potrà essere una scelta giusta agli occhi della produzione e della rete non rispecchia però il sentire di chi la serie l'ha realizzata artisticamente ovvero i suoi attori, il regista e gli editors, quotidianamente. Oggi se pur pochi, circa quattro milioni di persone, gli spettatori che ci hanno finora seguito saranno privati delle puntate finali della serie, e questo apparentemente non sembra importare a nessuno".
Insomma con la lettera, scrivono, "almeno noi ci vogliamo scusare con questi telespettatori ricordandogli che tale triste decisione non dipende da noi e ricordare in primis a noi che vorremmo una televisione più attenta ai diritti di chi la guarda, più attenta alla qualità e ai contenuti e non solo alle sfide incrociate, agli ascolti, alla vendita della pubblicità. Cose che francamente al pubblico interessano poco e ai capitali tantissimo".
[Modificato da filmacchia 26/10/2004 10.52]