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Pino Daniele

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    pAuL100V
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    00 07/09/2004 22:27
    VI PIACE COME CANTANTE?
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    fafedda
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    00 08/09/2004 01:08
    E'UNO DEI POCHI CHE NN SOPPORTO [SM=x432731]



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    pAuL100V
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    00 08/09/2004 10:33
    AH ECCO...
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    SerNere
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    00 09/09/2004 21:51
    Mi piace moltissimo. Ho sentito anche un suo concerto all'Aquila qualche anno fa [SM=x432734]




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    pAuL100V
    Post: 3.769
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    00 10/09/2004 16:21
    BRAVO SER
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    GayAbruzzo
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    00 10/09/2004 16:49
    A quel concerto c'ero anche io!
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    -Peace-
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    00 10/09/2004 19:38
    Napule mille culurrrrrrrrr [SM=x432734] [SM=x432734] [SM=x432734]
    Bellissima
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    lullaby.xxx
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    00 27/09/2004 14:40
    mi piace molto...."Senza 'e te" e la nostra canzone d'amore (mia e del mio ragazzo)[SM=x432748]





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    Post: 28.691
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    00 28/09/2004 00:45
    Re:

    Scritto da: lullaby.xxx 27/09/2004 14.40
    mi piace molto...."Senza 'e te" e la nostra canzone d'amore (mia e del mio ragazzo)[SM=x432748]

    [SM=x432846] che carini!!! [SM=x432846]
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    pAuL100V
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    00 28/09/2004 11:54
    BRAVO PEACE
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    deckard081
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    00 02/10/2004 10:08
    Re:

    Scritto da: pAuL100V 07/09/2004 22.27
    VI PIACE COME CANTANTE?



    non lo posso vedere, ma rispetto le sue canzoni e riconosco il suo valore artistico......[SM=x432807]



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    Ascolta le nostre canzoni su My Space (clicca qua)


  • zon@ venerdi
    00 13/10/2005 10:12
    All'Iguana Café si suona ancora come si faceva una volta, col sudore dell'anima e con il cuore che canta poesia popolare. Pino Daniele torna a esibirsi nel suo club preferito, nel quale si può concedere il lusso di essere il più importante musicista pop napoletano moderno e al tempo stesso di rileggere con totale libertà artistica tutto il resto della musica che gli sta a cuore. Fonde la melodia italiana, il blues e il mondo latino con una serenità e un'efficacia che affascinano.
    Prodotto dallo stesso Daniele e arrangiato assieme a Gianluca Podio, Iguana Cafè è un lavoro che può piacere al primo impatto, ma è anche e soprattutto un disco che va gustato dopo ripetuti ascolti. L'obiettivo di partenza probabilmente non è quella voglia di sperimentazione che ha accompagnato Daniele in tante fasi del suo percorso artistico; piuttosto quella di realizzare un prodotto sincero, di altissima qualità, che in quanto tale sia in contrasto con molta della musica in circolazione. Un modo come un altro di lottare.

    Col supporto di amici fidati che rappresentano il passato, il presente e probabilmente anche un po' di futuro della sua musica, Daniele ha costruito un flusso sonoro appassionato, dove il piacere stesso della musica, anche quando sostenuto da semplici parole d'amore, è di per sé salvifico. Nana Vasconcelos, Karl Potter, Fabio Massimo Colasanti e appunto l'immancabile Gianluca Podio, sono perfettamente funzionali nella creazione di un percorso sonoro acustico dove nulla è fuori posto.

    C'è un pizzico di ironia (Narcisista in Amore), la passione sensuale (Maria) e soprattutto la voglia di serenità, di cose magari antiche ma vere (la Patricia di Perez Prado). Le melodie sono eccellenti e le esecuzioni impeccabili (Melody). A tratti la poesia aerea dei vecchi tempi arriva a sfrondare l'omogeneità del suono bluesy, come nella suggestiva Promesse da marinaio o nell'intensa Voci Sospese, dove è il quartetto d'archi Amit a sostenere l'unica riflessione apertamente sociale del disco.

    E non manca un ritorno alla poesia in lingua napoletana in Serenata a fronne 'e limone; assieme all'affettuosa rilettura di 'O Sole Mio in lingua inglese, si rivela un'utile lente d'ingrandimento per osservare di nuovo lo spirito del Pino Daniele delle origini. Le parole e il canto ancora una volta si rivelano un punto di forza, ma è soprattutto il mood del disco a essere vincente, di spirito internazionale senza mai essere artefatto.

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    Lithium24
    Post: 386
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    00 13/10/2005 17:49
    Scusate, ma io non ne sentivo affatto la mancanza! [SM=x432719]





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    GayAbruzzo
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    00 13/10/2005 23:35
    Re:

    Scritto da: Lithium24 13/10/2005 17.49
    Scusate, ma io non ne sentivo affatto la mancanza! [SM=x432719]


    nemmeno io.. pino daniele è proprio calato negli ultimi anni! lo preferivo ai tempi di napule 'e
  • zon@ venerdi
    00 08/11/2005 04:32
    Pino Daniele all'Auditorium per gli "incontri d'autore"
    Dopo il grande successo di pubblico della stagione scorsa che ha visto avvicendarsi numerosi protagonisti della musica italiana tra i quali Battiato, Dalla, Fossati, Mogol, Guccini, è ripartita la nuova stagione di “Incontri d’autore”, l’appuntamento con i big della canzone d’autore italiana curato da Ernesto Assante e Gino Castaldo. E’ stato il Professor Roberto Vecchioni ad inaugurare la nuova serie lo scorso 3 ottobre.

    Lunedì 7 novembre sarà la volta di Pino Daniele che salirà sul palco della Sala Sinopoli per raccontare se stesso e la sua arte, con la semplicità e la passione che hanno fatto di lui uno dei più grandi musicisti italiani.

    Definirlo solo un “cantautore” sarebbe riduttivo. Pino Daniele è qualcosa di più, di diverso. E’ soprattutto un musicista, ovviamente, è un esploratore di mondi sonori, è ricercatore che prova a mescolare ingredienti diversi nella sua musica, è un personaggio creativo che con la sua chitarra e la sua voce prova a dipingere il mondo con i colori dell’anima. Pino, oggi, è un artista maturo, che ha attraversato fasi differenti, ha sperimentato sonorità e approcci diversi, ha suonato con decine di musicisti di molte diverse parti del mondo, ha frequentato il pop e il blues, la canzone e la tradizione, il jazz e la modernità, diventando una star e raccogliendo enormi successi. E poi ha scelto, da qualche tempo in qua, di tirarsi fuori dalla mischia, di smettere di correre, di rallentare e fermarsi a riflettere su tutto quello che aveva imparato e provare a tirare delle somme. Pino Daniele, oggi, ama la musica. Potrebbe sembrare un’ovvietà, una frase sostanzialmente scontata. Ed invece è proprio questo il motivo della sua grandezza di oggi, quello che lo rende diverso da molti altri. Ama la musica e non vuole più accettare compromessi, fare qualcosa che non ama fino in fondo, trasformare il suo amore in un semplice lavoro.

    Biglietto unico 4 euro. Info 06-80241281
  • zon@ venerdi
    00 14/11/2005 03:16
    Iguana Caffè. Il ritorno di Pino Daniele
    Il cantautore napoletano torna con un album sincero, suonato e pensato alla vecchia maniera. Lo ha presentato al Big Mama di Roma durante una serata preparata con altrettanta sobrietà e qualità sonora.

    Pino Daniele torna con un album sincero, suonato e pensato alla vecchia maniera. Lo ha presentato al Big Mama di Roma durante una serata preparata con altrettanta sobrietà e qualità sonora. "Stasera volevamo suonare un po', fare una cosa diversa...". Pur senza dirlo, Pino Daniele chiarisce subito cosa pensa della tanta musica di plastica da troppi anni in circolazione. Come al solito, non si spreca in lunghe dissertazioni sull'argomento, lasciando alla musica il compito di raccontare tutto.

    Per presentare il nuovo disco Iguana Cafè - Latin Blues e Melodie ha scelto l'apparente semplicità di un combo che prevede la sua chitarra acustica, il basso di Alfredo Paixão e la batteria di Lele Melotti. Pino entra in scena in punta di piedi, ma mostra subito la sua autorità in materia, come un vecchio amico che sa consigliare esattamente quale bottiglia di vino speciale andrebbe bevuta in certe occasioni.

    "Adesso un pezzo come si faceva negli anni Sessanta...facciamo la sigla. Ci sono dei musicisti dell'epoca qui in sala, e credo capiscano questa finezza...". Il beat di Lele Melotti parte soffice, scandendo nientemeno che Patricia di Perez Prado, un omaggio ai tempi andati, alla gioventù, ai suoi stessi esordi musicali, evocando nella platea immagini di film in bianco e nero, sale da ballo e corteggiamenti d'altri tempi.

    "Quello che la gente dice adesso non mi piace..." scriveva Pino Daniele poco più di un anno fa nelle liriche di Pigro. Il suono e la musica di Iguana Café confermano il suo disagio rispetto ai tempi che corrono, ma stavolta il tono è più dolce e delicato. Le nuove melodie scorrono via con eleganza e sono molti i preziosismi strumentali sciorinati dalla sei corde del cantautore napoletano. La velocità di crociera della serata è volutamente bassa, come se nel viaggio si volesse offrire la possibilità di abbassare i finestrini e godersi il panorama.

    Il passo del carioca Paixão rende giustizia alla bossa nova gentile di Pensando Amor e la voce di Daniele parte volando via in scat. I tre sembrano in tutti i modi sottolineare il piacere della rotondità di quel suono corposo, costruito attorno a timbri levigati e accuratamente selezionati. Fa subito capolino il blues, naturalmente, ma come chiarito dal sottotitolo del CD, sboccia sempre all'unisono con la sensibilità melodica latina.

    Proprio Melody con il suo urlo d'amore sussurrato, spiega meglio cosa significa oggi mettere a frutto l'antica tradizione melodica italiana, senza concedere nulla alla banalità. Occhi che sanno parlare lascia spazio a tocchi di flamenco e agli sguardi complici tra i musicisti, piacevolmente soddisfatti di quello che viene fuori dagli amplificatori.

    In uno dei pochi momenti realmente concessi alle chiacchiere, Daniele chiarisce come inserire nella giusta ottica la sua versione di O Sole Mio, canzone traino dell'album da tempo lanciata in modo massiccio dalle stazioni radio: "E' uno dei primi pezzi che ho ascoltato quando ero ragazzino, devo dire che in fondo ragazzino lo sono ancora adesso" dice Pino, evocando un'epoca nella quale un guaglione napoletano come lui a undici anni intuì come far viaggiare all'unisono il canto lontano di Elvis Presley e la sensibilità di Roberto Murolo.

    Nel rendere questo autoscatto al virato seppia ancora più veritiero, Daniele non può esimersi dal recuperare anche i suoni della lingua madre partenopea nell'appassionata Serenata a Fronne 'e limone, rievocando il canto appassionato e folclorico degli esordi, forse anche troppo rimpianto da certi fan della prima ora.

    Una serata senza fronzoli, fatta di buona musica e tanta normalità. Al punto che il cantautore, dopo aver eseguito quasi interamente il nuovo album, con la cortesia con la quale si salutano gli amici invitati a casa a sentire un po' di musica, decide che è giunto il momento dell'arrivederci: "Siamo stati tranquilli, siamo stati bene. Adesso ci beviamo un bel bicchiere di vino e ce ne andiamo...".
  • zon@ venerdi
    00 14/11/2005 18:04
    Il cantautore napoletano torna con un album sincero, suonato e pensato alla vecchia maniera. Lo ha presentato al Big Mama di Roma durante una serata preparata con altrettanta sobrietà e qualità sonora.

    Pino Daniele torna con un album sincero, suonato e pensato alla vecchia maniera. Lo ha presentato al Big Mama di Roma durante una serata preparata con altrettanta sobrietà e qualità sonora. "Stasera volevamo suonare un po', fare una cosa diversa...". Pur senza dirlo, Pino Daniele chiarisce subito cosa pensa della tanta musica di plastica da troppi anni in circolazione. Come al solito, non si spreca in lunghe dissertazioni sull'argomento, lasciando alla musica il compito di raccontare tutto.

    Per presentare il nuovo disco Iguana Cafè - Latin Blues e Melodie ha scelto l'apparente semplicità di un combo che prevede la sua chitarra acustica, il basso di Alfredo Paixão e la batteria di Lele Melotti. Pino entra in scena in punta di piedi, ma mostra subito la sua autorità in materia, come un vecchio amico che sa consigliare esattamente quale bottiglia di vino speciale andrebbe bevuta in certe occasioni.

    "Adesso un pezzo come si faceva negli anni Sessanta...facciamo la sigla. Ci sono dei musicisti dell'epoca qui in sala, e credo capiscano questa finezza...". Il beat di Lele Melotti parte soffice, scandendo nientemeno che Patricia di Perez Prado, un omaggio ai tempi andati, alla gioventù, ai suoi stessi esordi musicali, evocando nella platea immagini di film in bianco e nero, sale da ballo e corteggiamenti d'altri tempi.

    "Quello che la gente dice adesso non mi piace..." scriveva Pino Daniele poco più di un anno fa nelle liriche di Pigro. Il suono e la musica di Iguana Café confermano il suo disagio rispetto ai tempi che corrono, ma stavolta il tono è più dolce e delicato. Le nuove melodie scorrono via con eleganza e sono molti i preziosismi strumentali sciorinati dalla sei corde del cantautore napoletano. La velocità di crociera della serata è volutamente bassa, come se nel viaggio si volesse offrire la possibilità di abbassare i finestrini e godersi il panorama.

    Il passo del carioca Paixão rende giustizia alla bossa nova gentile di Pensando Amor e la voce di Daniele parte volando via in scat. I tre sembrano in tutti i modi sottolineare il piacere della rotondità di quel suono corposo, costruito attorno a timbri levigati e accuratamente selezionati. Fa subito capolino il blues, naturalmente, ma come chiarito dal sottotitolo del CD, sboccia sempre all'unisono con la sensibilità melodica latina.

    Proprio Melody con il suo urlo d'amore sussurrato, spiega meglio cosa significa oggi mettere a frutto l'antica tradizione melodica italiana, senza concedere nulla alla banalità. Occhi che sanno parlare lascia spazio a tocchi di flamenco e agli sguardi complici tra i musicisti, piacevolmente soddisfatti di quello che viene fuori dagli amplificatori.

    In uno dei pochi momenti realmente concessi alle chiacchiere, Daniele chiarisce come inserire nella giusta ottica la sua versione di O Sole Mio, canzone traino dell'album da tempo lanciata in modo massiccio dalle stazioni radio: "E' uno dei primi pezzi che ho ascoltato quando ero ragazzino, devo dire che in fondo ragazzino lo sono ancora adesso" dice Pino, evocando un'epoca nella quale un guaglione napoletano come lui a undici anni intuì come far viaggiare all'unisono il canto lontano di Elvis Presley e la sensibilità di Roberto Murolo.

    Nel rendere questo autoscatto al virato seppia ancora più veritiero, Daniele non può esimersi dal recuperare anche i suoni della lingua madre partenopea nell'appassionata Serenata a Fronne 'e limone, rievocando il canto appassionato e folclorico degli esordi, forse anche troppo rimpianto da certi fan della prima ora.

    Una serata senza fronzoli, fatta di buona musica e tanta normalità. Al punto che il cantautore, dopo aver eseguito quasi interamente il nuovo album, con la cortesia con la quale si salutano gli amici invitati a casa a sentire un po' di musica, decide che è giunto il momento dell'arrivederci: "Siamo stati tranquilli, siamo stati bene. Adesso ci beviamo un bel bicchiere di vino e ce ne andiamo...".

  • zon@ venerdi
    00 01/01/2006 04:28
    Pino Daniele
    Iguana Café / Sony Bmg


    di Alfredo d'Agnese


    Daniele torna a offrire la tazzulella 'e café
    Bentornato Pino, verrebbe da esclamare ascoltando questo album fuori dagli schemi dei nostri giorni. Daniele non appariva così lucido ed equilibrato dalla fine degli anni 80. Nel suo caffè globale si respira, possiamo dirlo con orgoglio, proprio una bella aria. Può capitare di incontrarvi le ritmiche latine del primo Santana (Ma che tempo fa), suggestioni che ci riportano al miglior Jobim (Pensando amor), il melodramma napoletano (lo strumentale Maria). L’amore per i madrigali (Vite sospese) non è scemato, ma stavolta si coniuga meglio con la forma-canzone. Il disco dura solo 36 minuti, ma è un concentrato di emozioni, come certi caffè dall’aroma impagabile.
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    oneminutesilence
    Post: 37
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    00 23/01/2006 19:57
    Re:
    Doveva morire (artisticamente) 10 anni fa.
    Se non si ha piu niente da dire bisognerebbe stare zitti
  • zon@ venerdi
    00 23/01/2006 20:49
    Re: Re:

    Scritto da: oneminutesilence 23/01/2006 19.57
    Doveva morire (artisticamente) 10 anni fa.
    Se non si ha piu niente da dire bisognerebbe stare zitti



    sono d'accordo
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    fabiomaxx
    Post: 230
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    Sesso: Maschile
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    00 23/01/2006 21:51
    No, soltanto 3-4 canzoni..



    C'è SOLO L'A.S. ROMA
    Al MIO SEGNALE SCATENATE L'INFERNO...

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    °Mikka°
    Post: 2.444
    Città: ROMA
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    00 23/01/2006 22:17
    Ha una vocina acuta acuta che non si regge




    Dove può arrivare l'orizzonte
    Quando una nazione nasconde
    Le sue menti organiche in una cantina...scura e torva
    Devono essere tutti molto ottusi...
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    oneminutesilence
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    00 24/01/2006 15:24
    Re:

    Scritto da: °Mikka° 23/01/2006 22.17
    Ha una vocina acuta acuta che non si regge



    Se senti i primi dischi aveva questa voce strana ma cmq bella, adesso sembra che non ce la fa piu.
    non dimentichiamo che ha pure 3 o 4 bypass il buon Pinuccio
  • zon@ venerdi
    00 20/04/2006 16:29
    Il ritorno di Pino Daniele
    Pino Daniele sara' uno dei protagonisti del Concertone del primo maggio a Piazza San Giovanni. Intanto da domani sara' in programmazione radiofonica il nuovo singolo ''Maria'', quarto estratto del suo ultimo album ''Iguana Cafe' - Latin Blues e Melodie'', uscito lo scorso 7 ottobre 2005 su etichetta SonyBmg Music Entertainment. L'uscita del singolo ''Maria'' anticipa solo di poche settimane l'''Iguana Cafe' Tour'', il nuovo tour di Pino Daniele che debuttera' il prossimo 9 maggio a Bologna per sette tappe uniche nei piu' prestigiosi teatri italiani. Prima pero' il cantante napoletano fara' tappa al concertone del 1° maggio in Piazza San Giovanni a Roma promosso da Cgil-Cisl e Uil e interamente dedicato quest'anno alla canzone d'autore italiana. Poi il tour con cui portera' in giro per i teatri lo spirito di 'Iguana Cafe', un album che lo stesso Daniele ha definito un luogo ideale: ''Lo spazio della creativita', dove ho lavorato alla fusione delle tre anime musicali che mi porto dentro: la melodia, che e' nel dna della mio essere mediterraneo, il pulsare delle ritmiche latine e l'intensita' e la grinta del blues''
  • zon@ venerdi
    00 21/04/2006 16:27
    Pino Daniele “Maria”


    Grande attesa per l´uscita del nuovo singolo di Pino Daniele, in radio dal 21 aprile, "Maria" quarto estratto del ...

    Grande attesa per l´uscita del nuovo singolo di Pino Daniele, in radio dal 21 aprile, "Maria" quarto estratto del suo ultimo album "IGUANA CAFE´- Latin Blues e Melodie", uscito lo scorso 7 ottobre 2005 su etichetta SonyBMG Music Entertainment.

    Un album che secondo le stesse parole dell´autore è un luogo ideale: "lo spazio della creatività, dove ho
    lavorato alla fusione delle tre anime musicali che mi porto dentro: la melodia, che è nel dna della mio essere mediterraneo, il pulsare delle ritmiche latine e l´intensità e la grinta del blues". E che consente come pochi, quindi, di poter essere apprezzato ed approfondito brano dopo brano
    perché ogni canzone ha una vita e una storia musicale ricca di sfaccettature e di accenti diversi. Come "MARIA", scritto dallo stesso PINO DANIELE, che firma l´arrangiamento insieme con il M° Gianluca Podio, brano dal carattere latino coniugato ad un ritmo blues: "E allora dimmi si, si, si Maria dimmi se la tua vita è come la mia Se hai ancora fiato in gola per urlare Siamo uomini e donne nel bene o nel male".
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